Come andare in pensione? Una guida alla pensione

Come andare in pensione? Una guida alla pensione

“Manca davvero poco alla pensione, non vedo l’ora”. In quanti hanno fatto pensieri simili? Moltissimi aspirano a quella meta e non vedono l’ora di poter diventare dei pensionati. Questo traguardo non significa solo la fine della vita da lavoratore, ma è anche l’occasione per cominciare a dedicarsi ad altri aspetti della vita, tra cui se stessi, i propri hobby e la proprio famiglia.

Quando si può effettivamente andare in pensione? A quanti anni? Con quanti anni di contributi? Perché arrivi finalmente il tuo momento devi prima accertarti di avere i requisiti giusti e attivarti per la procedura di pensionamento.

Questa è una piccola guida alla pensione che ti aiuterà a districarti tra le varie incombenze burocratiche e a capire meglio cosa devi effettivamente fare per andare in pensione.

Come fare per andare in pensione

Come fare per andare in pensione? Non tutti conoscono i passaggi da effettuare per procedere con il pensionamento, eppure questi sono essenziali per arrivare all’agognato traguardo.

Diritto alla pensione

Se vuoi avere diritto alla pensione, che sia la scadenza a breve o fra un bel po’ di anni, devi essere iscritto a un’assicurazione, come l’assicurazione generale obbligatoria AGO (Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti FPLD e gestioni speciali dei lavoratori autonomi: artigiani, commercianti, coltivatori diretti mezzadri e coloni) collegata all’INPS (ente previdenziale che attua tale assicurazione). Questa procura ai suoi iscritti varie forme di tutela per la vecchiaia, l’invalidità e la disoccupazione involontaria.

Esistono anche singole casse professionali, in altre parole enti che erogano prestazioni previdenziali in favore di professionisti iscritti all’albo che lavorano regolarmente. In questo caso quindi le assicurazioni per vecchiaia, invalidità e ai superstiti vengono attuate da enti diversi dall’Inps (e con discipline normative differenti).

Come richiedere la pensione: domanda all’Inps

Per richiedere la pensione devi prima raggiungere i requisiti richiesti e necessari e poi compilare la domanda prevista dall’Inps.

Fatto questo non resta che inviare la modulistica. Come? È semplicissimo: basta presentarsi ai patronati oppure utilizzare i servizi offerti dal sito internet dell’Istituto.

Negli Stati comunitari la domanda deve essere inviata all’Istituzione del Paese di residenza, che poi provvederà a inoltrarla alle Istituzioni dei Paesi in cui hai lavorato.

Requisiti Pensionistici

In molti sognano la pensione, ma a volte questa sembra lontanissima e a momenti irraggiungibile. Per essere sicuri basta informarsi sulle modalità che sono in vigore e sui vari requisiti pensionistici per poi fare qualche calcolo.

Quando si può andare in pensione? È importante ricordarsi che in Italia al momento le due categorie principali di pensione sono quella di vecchiaia e quella anticipata. Ne esistono altre come quella ai superstiti o l’assegno d’invalidità, ma queste vengono erogate in via occasionale.

Attenzione: bisogna sempre stare al passo con il contesto normativo, spesso sottoposto a riforme per il continuo adattamento del sistema alla speranza di vita.

Andare in pensione oggi: pensione di vecchiaia

In molti casi, per andare in pensione al giorno d’oggi, bisogna avere una determinata età: per fare domanda della pensione di vecchiaia, dal 1° gennaio 2019, l’età anagrafica richiesta è quella di 67 anni, combinata con un’anzianità contributiva di minimo 20 anni. Ci sono alcune eccezioni, ovviamente, come il caso di mansioni gravose.

Contributi minimi per pensione anticipata

La pensione anticipata viene così chiamata proprio perché non comprende l’età tra i requisiti pensionistici. In questo caso vengono presi in considerazione solo gli anni di contributi. Perché questa tipologia di pensione venga erogata gli individui di sesso maschile devono accumulare almeno 42 anni e 10 mesi di contributi, mentre a quelli femminili bastano 41 anni e 10 mesi di anzianità contributiva.

Andare in pensione: altre opzioni

Ci sono altre modalità per andare in pensione anche se meno comuni.

Esiste, ad esempio, la pensione ai superstiti che viene riconosciuta alla famiglia dell’assicurato deceduto (di reversibilità se questo era già pensionato o diretta se invece lavorava ancora).

L’assegno ordinario di invalidità, invece, viene erogato dall’Inps ai lavoratori con una capacità lavorativa ridotta a causa di un’accertata infermità (nel caso in cui si tratti di un’invalidità totale si parla di pensione di inabilità).

Altre modalità per anticipare il pensionamento rispetto all’età pensionabile sono la Quota 100, che consente di fare richiesta per la pensione con 62 anni di età e 38 di contribuiti, e l’Opzione donna, dedicata per l’appunto al sesso femminile, che dà la possibilità di andare in pensione con 58 anni di età (o 59 per i non dipendenti) e 35 anni di anzianità contributiva.

Cosa fare per non annoiarsi in pensione

Quanti sognano la pensione e poi con tutto quel tempo libero non sanno cosa farci? Forse pensano “avrò tutto il tempo del mondo per dedicarmi alle mie cose” e poi invece, arrivati a questo traguardo si sgonfiano come un palloncino e finiscono per annoiarsi.

Questo è un problema che può presentarsi al momento del pensionamento, dopo il breve periodo di euforia dovuto alla grande festa. Ma non deve essere per forza così!

Pensione: cosa cambia?

Cosa cambia arrivati alla pensione? Sicuramente si ha più tempo a disposizione. Non si è più costretti ad uscire per andare a lavoro e se ci si chiude in casa le uniche persone con cui si hanno contatti sono i famigliari. Questo spesso non è una cosa positiva: anche se il divano sembra un’opzione molto invitante, bisogna costringersi a uscire, incontrare gli amici e magari cominciare qualche corso. Un corso di ballo? O magari anche qualche lezione per studiare una lingua nuova? Non è mai troppo tardi per imparare.

Cosa fare quando si va in pensione

Ci sono parecchie attività che si possono fare quando si va in pensione. Ci si può concentrare sulla casa: fare dei lavori che si stavano rimandando da anni e magari dedicarsi al giardinaggio.

Si può passare più tempo con la famiglia e con il proprio partner: organizzare un viaggio o anche più di uno, esplorare nuovi luoghi, vicini e lontani.

Si possono praticare una sacco di attività, sportive e non, oppure concentrarsi sui propri hobby e sulle proprie passioni, che magari negli anni sono finite in secondo piano rispetto al lavoro.

L’importante è rimanere attivi e prendere a cuore qualcosa. È un nuovo inizio e come tale deve portare con sé aria di novità.

Redazione

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